Cumulo Contributivo

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Il cumulo contributivo è l’utilizzo dei periodi contributivi non coincidenti maturati in diverse gestioni previdenziali che viene utilizzato al fine del conseguimento di una singola prestazione di vecchiaia, anticipata, di invalidità e ai superstiti (diretta o di reversibilità). Nel calcolo del cumulo contibutivo vengono considerati anche i periodi contributivi coincidenti tra le diverse gestioni previdenziali. Possono richiedere la prestazione solo quei soggetti che ancora non possiedono una prestazione previdenziale in essere così come coloro i quali hanno già raggiunto il requisito per una prestazione (di vecchiaia, anticipata, di invalidità o ai superstiti) in un’unica gestione.
L’art. 1, cc. 195/198, L. n. 232/2016 stabilisce che i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi, e degli iscritti alla gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle casse professionali che, che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gesioni, hanno facoltà di accedere all’istituto del cumulo contributivo al fine di unire tutti i periodi assicurativi non coincidenti per il conseguimento di un’unica pensione.
Il cumulo contributivo può essere esercitato per la liquidazione del trattamento pensionistico di vecchiaia, per la pensione anticipata e per la liquidazione dei trattamenti per inabilità e ai superstiti di assicurato deceduto.
Cumulo contributivo: Come funziona
Insieme alla totalizzazione e alla ricongiunzione il cumulo contributivo aiuta tutti quei lavoratori che possiedono delle carriere lavorative discontinue, in diverse gestioni previdenziali, ad accorpare le stesse in modo da renderle omogenee in un’unica gestione, al fine di percepire il trattamento pensionistico desiderato.
Il cumulo contributivo è un istituto del tutto gratuito, ovvero a differenza della ricongiunzione che spesso richiede un esborso di somme ingenti da parte dei lavoratori, al fine di vedere ricongiunti i periodi assicurativi in un’unica gestione, il cumulo contributivo non richiede alcuna spesa da parte del richiedente quindi è totalmente gratuito.
Cumulo contributivo: Calcolo per quota
Il cumulo contributivo verrà effettuato con il colcolo pro-rata, che è simile a quello utilizzato per la totalizzazione, dove l’Inps versa subito la quota di sua competenza mentre quella correlata ai contributi versati presso le casse professionali verrà pagata al raggiungimento dei relativi requisiti.
Una recente convenzione tra l’Inps e Adepp (associazione degli enti previdenziali privati) siglata il 28 marzo 2018, ha individuato la ripartizione degli oneri economici per le procedure amministrativo-contabili, i quali saranno suddivisi in base alla quota pensionistica erogata da ciascun ente.
Cumulo contributivo: Come effettuare la domanda
La domanda di pensione erogata in regime di cumulo contributivo sarà effettuata dal lavoratore presso l’ente cui risulta l’ultima contribuzione versata, e l’assegno verrà erogato in un’unica soluzione e pagato dall’Inps.
Per quanto riguarda l’importo del trattamento questo, come ovvio pensare, risulterà dalla somma dei diversi spezzoni contributivi derivanti dalle diverse casse previdenziali e sulla base delle rispettive regole di calcolo (contributivo/retributivo).
Cumulo contributivo per i dipendenti pubblici
Anche i dipendenti pubblici possono accedere all’istituto del cumulo contributivo, ma occorre precisare che lo stesso non muta i limiti per il pagamento dell’indennità di fine servizio (12 mesi).

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