Congedo straordinario, legge 104

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La legge 104 tra le tutele che prevede si annovera il congedo straordinario che è finalizzato a garantire assistenza ai soggetti che si trovano in una condizione di disabilità.
Nello specifico risultano essere i familiari delle persone con disabilità coloro che hanno diritto al congedo straordinario INPS il quale si connota come un periodo di aspettativa retribuita fino ad un massimo di due anni.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire che cos’è il Buongiorno straordinario secondo la legge 104 come funziona il congedo straordinario a chi spetta e quali sono le principali regole per fare domanda.
Il congedo straordinario
La legge 104 del 1992 disciplina le tutele a favore dei soggetti che si trovano in una condizione di disabilità. Una di queste misure risulta essere direttamente rappresentata dal congedo straordinario il quale si connota come un periodo di aspettativa retribuita per un ammontare massimo di due anni a favore dei familiari di persone che si trovano in una situazione di disabilità.
si evidenzia che il congedo straordinario non risulta essere riconosciuto in tutti i casi in quanto è necessario che al disabile venga riconosciuta una condizione di gravità della disabilità ovvero che ci sia un verbale direttamente consegnato dai medici inps che riporti la dicitura “Persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992)”.
la disciplina in relazione al congedo straordinario ha subito una modifica il 13 agosto 2022 secondo la quale è stato riconosciuto anche al convivente di fatto in via alternativa al parere al coniuge e alla parte dell’unione civile la possibilità di usufruire del congedo straordinario per prendersi cura della persona in condizioni di disabilità.
Si evidenzia il concetto di disabilità e quindi una aspettativa di tipo retribuita la quale vale per i lavoratori appartenenti al settore pubblico e privato e si connota come un indennizzo finalizzato a garantire la piena assistenza dei disabili gravi. questa misura si affianca hai tre giorni di permesso al mese sempre disciplinati dalla legge 104 del 1992.
Come funziona il congedo straordinario
Il congedo straordinario è disciplinato dal D.lgs. 26.03.2001 n.151, art. 42 come modificato dal D.lgs. 119/2011. Così come sopra anticipato, il congedo straordinario si connota come un periodo della durata di due anni a favore di lavoratori del settore pubblico o del settore privato che assistono familiari disabili. Questo congedo è retribuito e affinché si possa avere diritto è necessario che il familiare disabile che si assiste si trovi in una condizione di disabilità grave ai sensi della legge 104/92, art. 3 comma 3 soggetta ad accertamento.
Si evidenzia che il diritto a richiedere i due anni di congedo viene determinata in merito ad un ordine di priorità tale per cui questo spetta di diritto sia al coniuge che ai figli, genitori e fratelli o sorelle, c’è un preciso ordine da rispettare per poterlo richiedere. Così come anticipato il familiare del disabile grave ha la possibilità di avere, richiedendo il congedo straordinario, due anni di assenza dal lavoro regolarmente retribuiti sulla base dello stipendio relativo all’ultimo mese precedente alla richiesta di astensione dal lavoro. Sebbene il titolare del congedo straordinario abbia diritto alla retribuzione si evidenzia che nel corso deI periodo di congedo straordinario, questo non beneficerà della tredicesima e del TFR mentre sarà coperto dai contributi figurativi per il calcolo dell’anzianità assicurativa, quindi dell’importo della pensione.
Uno degli aspetti più importanti del congedo straordinario è rappresentato dal fatto che i due anni previsti dalla legge 104 possono anche essere oggetto di frazionamento a giorni. Questa scelta di suddividere il periodo di congedo è legata al fatto che in tal modo si evita che vengano conteggiati i giorni festivi, i sabati e le domeniche. A tal fine risulta però necessario che ci sia una ripresa del lavoro tra un periodo e l’altro di fruizione. Nel calcolo del congedo straordinario non si considerano le giornate di ferie, la malattia, le festività e i sabati che cadono tra il periodo di congedo straordinario e la ripresa del lavoro. Si ricorda che il beneficio non viene riconosciuto per i periodi in cui non è prevista attività lavorativa come, ad esempio, un part-time verticale con periodi non retribuiti.

Chi può richiedere il congedo straordinario
Il diritto a richiedere il congedo straordinario è in capo ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e del settore privato e viene meno solo qualora sopravvengano condizioni di decesso o in presenza di patologie invalidanti.
Il diritto a richiedere il congedo straordinario segue il seguente ordine di priorità:
- il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente (integrazione avvenuta sulla base della novità introdotta il 13 agosto 2022) il convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità;
- il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente, della parte dell’unione civile convivente e del convivente di fatto;
- uno dei figli conviventi della persona disabile in condizioni di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Si sottolinea, a tal fine, che la possibilità di concedere il beneficio ai figli conviventi si verifica nel caso in cui tutti i soggetti menzionati (coniuge convivente, parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori) si trovino in una delle descritte situazioni (mancanza, decesso, patologie invalidanti);
- uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in condizione di gravità, qualora il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- un parente/affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in condizione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Grazie alle novità che sono state introdotte con il decreto legislativo n. 105/2022, il congedo in esame spetta anche nel caso in cui la convivenza, nel caso in cui normativamente prevista, sia stata instaurata successivamente alla richiesta di congedo.
Come fare domanda
Per fare domanda per il congedo straordinario è necessario procedere in via telematica attraverso uno dei seguenti tre canali:
- WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino il portale dell’Istituto – servizio di “Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;
- Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
- Contact Center Multicanale – attraverso il numero 803164 gratuito riservato all’utenza che chiama da telefono fisso e il numero 06164164 con tariffazione a carico dell’utenza chiamante abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari.

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