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Indennizzo commercianti

indennizzo commercianti (2)
31 Gennaio 2020
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Tempo di lettura 4 minuti

Che cos’è?

L’indennizzo commercianti 2022 è una prestazione introdotta dal decreto legislativo 28 marzo 1996 e resa definitiva dal 1° gennaio 2019.

E’ un ammortizzatore sociale che consente ai commercianti, che decidono di rottamare le proprie licenze commerciali, di percepire un indennizzo fino al conseguimento dell’età anagrafica che consente l’accesso alla pensione di vecchiaia.

I requisiti dell’indennizzo commercianti cambiano di anno in anno proprio per questo, Nonsolopensioni.it, aggiorna periodicamente quest’articolo fornendo tutte le ultime notizie riguardo l’indennizzo commercianti infatti, all’interno dell’articolo, troverai tutte le novità inerenti all’anno 2022.

Buona lettura!

lndennizzo commercianti a chi spetta?

a chi spetta l'indennizzo commercianti

La prestazione è stata istituita per sostenere tutti quei commercianti che decidono di rottamare la propria licenza commerciale ma non possiedono ancora i requisiti per poter accedere alla pensione di vecchiaia. 

Possono accedere all’indennizzo commercianti tutti quei lavoratori iscritti alla gestione INPS relativa ai contributi ed alle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali che, in qualità di titolari (anche in forma societaria) o coadiutori svolgono:

  • attività commerciale al minuto in sede fissa, eventualmente abbianata alla somministrazione di alimenti e bevande
  • attività commerciali in area pubblica, anche in forma itinerante

Nel dettaglio, possono richiedere l’indennizzo commercianti nel 2022, le seguenti categorie:

  • ambulanti su aree pubbliche;
  • attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • attività di commercio al minuto in qualità di titolari o coadiutori con sede fissa, anche abbinata all’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Restano esclusi dalla misura:

  • commercianti all’ingrosso (salvo che l’attività sia prestata congiuntamente alla vendita al dettaglio)
  • esercenti di attività commerciali effettuate al di fuori dei tradizionali negozi di vicinato, banchi o mercati (il commercio elettronico, la vendita presso il domicilio dei consumatori, la vendita per corrispondenza o tramite televisione, la somministrazione e vendita di alimenti o bevande in luoghi non aperti al pubblico effettuata esclusivamente in favore di coloro che hanno titolo ad accedervi
  • gli esercenti di attività diversa da quella prevista dalla legge n. 204/1985, come quella svolta da procacciatori e agenti d’affari, agenti assicurativi, agenti immobiliari, promotori finanziari

Quali sono i requisiti d’accesso?

Per poter aver accesso all’indennizzo commercianti 2022 è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • cessare l’attività 3 anni prima del conseguimento dell’età anagrafica che consente di accedere alla pensione di vecchiaia (67 anni nel 2022);
  • aver compiuto, al momento della domanda, 62 anni per gli uomini e 57 anni per le donne;
  • essere iscritti da almeno 5 anni nella gestione speciale dei commercianti;
  • cessazione dell’attività commerciale con conseguente cancellazione del titolare dal registro delle imprese presso la camera di commercio competente;
  • cancellazione del titolare dal registro rec per chi esercita attività di somministrazione al pubblico di cibo e bevande;
  • consegna al comune, dove risiede l’attività commerciale, della licenza per l’attività commerciale al minuto in sede fissa e per l’attività di somministrazione.

Durata indennizzo 

L’indennizzo commercianti 2022 spetta dal primo giorno del mese successivo di presentazione della domanda. L’INPS, per l’accoglimento della prestazione, terrà in considerazione il conseguimento di tutti i requisiti summenzionati, in mancanza dei quali, non potrà accogliere la richiesta del commerciante. La prestazione verrà erogata fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia che nel 2022 è pari a 67 anni per uomini e donne. 

Importo indennizzo commercianti 2022

L’importo dell’indennizzo commercianti 2022 è equivalente al trattamento minimo della pensione previsto per gli iscritti alla gestione commercianti. Nel 2022 l’importo è pari a 524,35 € ed è soggetto alla normale tassazione fiscale. Sulla misura non sono previste le trattenute sindacali, la concessione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria oltre alla non concessione dei trattamenti di famiglia. 

Il periodo di fruizione dell’indennizzo è utile ai soli fini del conseguimento del diritto alle pensioni dirette (pensione anticipata, di vecchiaia o assegno ordinario di invalidità) che alle pensioni indirette (pensione ai superstiti) ma non andrà ad incrementare l’importo della futura pensione. 

Incompatibilità

L’indennizzo commercianti è incompatibile con l’attività da lavoro autonomo o subordinato. È invece compatibile con la pensione di vecchiaia, l’assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità. L’INPS, a tal proposito, ha chiarito che l’indennizzo puo’ essere fruito anche se il pensionato abbia già ottenuto la liquidazione della pensione anticipata, senza che vi sia alcun accredito di contribuzione figurativa, dato che il soggetto ha già raggiunto i requisiti per la pensione. 

Indennizzo commercianti decadenza

Il beneficiario di indennizzo, perde il diritto al benefecio, dal primo giorno del mese successivo in cui avvia una nuova attività autonoma o subordinata. 

Nell’ipotesi in cui dovesse verificarsi il caso summenzionato, l’interessato è obbligato a dare comunicazione all’INPS entro 30 giorni dal verificarsi dell’attività lavorativa.

Ricorso indennizzo commercianti

Le domande di indennizzo commercianti con parere non favorevole nei confronti dell’interessato, potranno essere contestate mediante ricorso presso il comitato provinciale e, qualora dovessero sussistere i requisiti previsti dalla legge, l’INPS provvederà all’accoglimento. Ricordiamo che, l’indennizzo commercianti, per legge deve coprire l’intero periodo temporale che va dalla rottamazione della licenza fino al mese in cui viene erogata la prima rata di pensione di vecchiaia. Nel caso in cui il commerciante, dovesse ritrovarsi interrotto il pagamento dell’indennizzo prima della data summenzionata, ha diritto ad effettuare ricorso per vedersi riconosciute le mensilità non corrisposte.

La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato che l’indennizzo deve essere erogato sino alla prima data utile di decorrenza della pensione di vecchiaia, accogliendo il ricorso di una ex-commerciante a cui era stata negata l’erogazione dell’indennizzo durante il periodo di slittamento tra maturazione del diritto e decorrenza della pensione.

Come presentare domanda di indennizzo commercianti?

Una volta effettuate le procedure propedeutiche sopra elencate, occorrerà inviare domanda telematica all’INPS, attraverso:

  • il portale telematico dell’istituto, se in possesso di spid;
  • affidandosi ad un centro caf/patronato.

Per quanto riguarda la documentazione da presentare per la domanda di indennizzo commercianti, è la seguente:

  • copia dei documenti di riconoscimento (propri e del coniuge, se coniugati)
  • copia tessera sanitaria;
  • copia del certificato che attesta la restituzione della licenza;
  • scheda istruttoria;
  • autocertificazione dello stato di famiglia.