Limiti reddituali pensione di reversibilità 2022

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Ogni anno i limiti reddituali affinché il coniuge supesrtite possa percepire l’intera somma della pensione di reversibilità variano a seconda della perequazione del trattamento minimo della pensione che, nel 2022, è pari a 6.702,54 euro. I coniugi superstiti che avranno diritto a percepire l’intera somma della pensione di reversibilità non dovranno superare un reddito di 20.490 euro.
Pensione di reversibilità intera 2022
Il coniuge superstite del pensionato o del lavoratore, che percepisce la pensione di reversibilità o indiretta, ha diritto in media al 60% dell’intero importo dell’assegno che sarebbe stato liquidato al pensionato. Tale percentuale subisce una diminuzione nel momento in cui, i redditi del coniuge superstite, superano 3 volte l’importo del trattamento minimo INPS e, maggiore sarà il reddito, maggiore sarà la diminuzione dell’assegno di reversibilità.
L’art.1 comma 41 della legge Dini 335/1995 ha stabilito delle soglie di riduzione che ammontano al:
- 25%
- 40%
- 50%
della prestazione pensionistica qualora la stessa superasse i limiti reddituali previsti dalla legge.
La soglia limite per non subire alcuna riduzione della pensione di reversibilità nel 2022, è di 20.498,82 euro. Nel momento in cui il reddito del coniuge superstite è superiore a tale soglia, l’assegno subirà un ulteriore decurtazione del 25%. Nel caso in cui il reddito sia compreso tra la predetta soglia e i 27.319,76 € l’assegno sarà decurtato del 40% fino ad arrivare ad una decurtazione del 50% nel momento in cui il reddito è superiore a 34.149,70 euro.
Tabella redditi pensione di reversibilità 2022
Nella tabella sottostante, il lettore, potrà consultare e mettere a confronto quelli che sono gli scaglioni di riduzione della pensione di refersibilità 2022 in base al reddito percepito.
Tabella redditi pensione di reversibilità 2022 | |||||
---|---|---|---|---|---|
Redditi del coniuge superstite | Ammontare della riduzione percentuale | Importo spettante della pensione al superstite | |||
Anno 2021 | Anno 2022 | ||||
Da | a | Da | a | ||
0 | € 20.107,62 | 0 | € 20.498,82 | Nessuna | 60% |
€ 20.107,63 | € 26.810,16 | € 20.498,83 | € 27.319,76 | 25% | 45% |
€ 26.810,17 | € 33.512,70 | € 27.319,77 | € 34.149,70 | 40% | 36% |
€ 33.512,71 | – | € 34.149,71 | 50% | 30% |
Quali sono i redditi da prendere in considerazione?
I redditi da prender ein considerazione ai fini del calcolo del superamento della soglia sono quelli assoggettabili ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, con esclusione dei trattamenti di fine rapporto.
In sintesi, non vengono considerati i seguenti redditi:
- l’importo stesso della pensione di reversibilità
- la rendita della casa di abitazione
- il trattamento di fine rapporto ed i compensi arretrati assoggettati a tassazione separata
Vengono tenuti invece in considerazione tutti gli altri redditi.
Come dichiarare i redditi
Ogni anno, il coniuge superstite, può dichiarare i redditi percepiti mediante il 730 o il modello red. In presenza di redditi di poco superiori al limite previsto per ciascuna fascia di reddito, la circolare INPS n. 234 del 1995 ha previsto una salvaguardia secondo la quale il trattamento derivante dal cumulo dei redditi con la pensione ai superstiti ridotta non può comunque essere inferiore a quello che spetterebbe allo stesso soggetto qualora il reddito risultasse pari al limite massimo delle fasce immediatamente precedenti quelle nella quale si colloca il reddito posseduto.
Quando le riduzioni non scattano?
Le riduzioni previste dalla legge 335/1995 vengono applicate per le pensioni spettanti al solo coniuge superstite, ai genitori e ai fratelli. Non trovano invece applicazione nel caso in cui siano titolari della prestazione:
- figli maggiorenni stuenti
- figli minori
- figli inabili
Nei casi summenzionati l’ordinamento prevede la cumulabilità dei redditi con la pensione ai superstiti.

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